Di cosa stiamo parlando? Se parliamo di stress parliamo di tutti quegli aspetti fisici e psicologici legati alla casa che ci provocano disagio. Il comfort invece è il contrario della parola stress, è un senso di benessere, sempre fisico e psicologico, percepito in relazione agli stimoli esterni.
Se parliamo di comfort fisico, per esempio, pensiamo al benessere che proviamo quando il nostro corpo percepisce sensazioni positive nell’ambiente e allo stress che ne ricaviamo invece quando il nostro fisico percepisce sensazioni di disagio. I fattori determinanti sono: la temperatura, l’umidità, la velocità e qualità dell’aria, la luce e il rumore. Il controllo di questi fattori attraverso la disposizione degli ambienti e la possibilità di regolazione degli impianti è di fondamentale importanza. La vista, il profumo e il tatto si collegano invece ai fattori psicologici, la casa deve soddisfare i cinque sensi, c’è anche il gusto.
Tutti questi aspetti, insieme al nostro stile di vita e stato d’animo, sono elementi determinanti perchè la casa sia per noi fonte di soddisfazione e di benessere. Esistono tanti altri fattori che che sono collegati al comfort o allo stress, esaminiamone qui di seguito alcuni:
L’aspetto economico.
C’è un collegamento forte tra questo aspetto e la fatica che si percepisce nell’abitare una casa. La casa deve essere conforme alle nostre possibilità economiche. Siamo disposti a sacrificare l’aspetto economico solo quando arriviamo a ottenere un grado di soddisfazione molto più alto della fatica che facciamo a sostenerne la spesa.
Più la casa è grande più è faticosa e costa tanto ma a volte è possibile una riduzione di spese. Per esempio possiamo ottimizzare gli spazi, controllare l’aspetto funzionale e il risparmio energetico.
Se il risparmio è importante lo è altrettanto il fatto che su certe cose è bene non risparmiare troppo perchè è meglio prediligere la qualità. Qui la componente soggettiva è molto forte. Solo per citare alcuni casi, nelle scelta dei pavimenti, nella tipologia dei serramenti, negli impianti, nei tessuti più morbidi, nei colori più belli e nelle ricerca della giusta illuminazione è meglio che prevalga la qualità e la soddisfazione delle nostre esigenze piuttosto che orientare la scelta sul risparmio economico. Il vantaggio di avere una buona qualità di queste cose è maggiore dello svantaggio della spesa che si sostiene per acquistarle.
L’aspetto funzionale.
E’ collegato al tempo e alla facilità con cui svolgiamo le attività presenti all’interno della casa. La casa deve essere come una macchina perfettamente funzionante, sia in relazione alle apparecchiature e agli arredi che alla dislocazione delle camere.
Gli spazi, cioè le camere o le zone, devono succedersi secondo uno schema logico che collega le varie aree tra di loro in sequenza secondo un piano di attività che si svolgono, affinchè queste siano eseguite senza affaticamenti e in piacevolezza. Per esempio è meglio che la cucina sia attigua al pranzo con una zona filtro intermedia e il guardaroba dovrebbe essere posto in tra la camera da letto e il bagno.
Nella distribuzione degli ambienti bisogna pensare anche al fatto che la casa si divide in aree pubbliche e in altre più intime. Come dentro di noi esistono parti più intime e personali di noi stessi che vogliamo tenere private e altre parti che invece ci fa piacere condividere, così nella nostra abitazione devono esserci parti della casa che apriamo al pubblico e altre che restano invece private.
E’ per questo motivo che i loft non funzionano tanto bene, perchè non esiste separazione tra le varie parti della casa e alla lunga si genera stress e confusione. Si accumula proprio la stanchezza sotto pelle.
L’aspetto estetico.
Non baste che nella casa le cose funzionino, non si deve trascurare la bellezza e la piacevolezza. La casa deve piacerci e dobbiamo circondarci delle cose che per noi sono belle.
Sul concetto di bello influisce molto la componente personale dell’individuo che lega le caratteristiche effettive dell’elemento osservato a variabili soggettive e personali, come per esempio le impressioni, le reazioni emotive, i significati attribuiti, i costumi e le abitudini ad esso associato.
Di norma noi riconosciamo il bello quando percepiamo armonia e coerenza tra le parti che compongono l’unità, quando cioè viene a formarsi un’unità coerente. Se l’unità è scomposta, se esistono discordanze o se l’unità non può essere ricomposta, percepiamo sgradevolezza.
Versatilità.
La casa deve essere versatile, nello spazio e nel tempo. Nello spazio soprattutto se gli ambiente sono ridotti perchè più attività si concentrano nella stessa camera nell’arco della giornata. Nel tempo perchè nel suo trascorrere cambiamo le esigenze, o si cambia casa oppure si cambia la casa.
Ora abbiamo tutti gli elementi per dire come deve essere fatta una casa e che cosa deve contenere. La casa deve corrisponderci, deve essere versatile, deve essere funzionale, comoda e bella, e io la voglio anche spettacolare. Ma soprattutto ricordiamoci di una cosa: niente stress, please. Nella casa tutte le fonti di stress possono essere eliminate, ne esistono alcune che percepiamo e altre che subiamo passivamente.
Adesso vi racconto una storia:
L’altro giorno mi ha chiamato mia zia per salutarmi e abbiamo parlato dell’articolo della casa che ho scritto sul blog (Come vorreste che fosse la vostra casa?). Dice che quando lo ha letto le è venuto in mente che da tempo lei non usa più il suo bagno per fare la doccia perchè è diventato scomodo e perchè è vicino a una finestra che fa venire l’aria fredda, ci sono gli spifferi.
Lei ha provato con vari stratagemmi a rimediare a questi disagi ma non hanno mai funzionato bene. Così non usa più il suo bagno e va a fare la doccia nel bagno dello zio. Più non usa il bagno più questo diventa triste e in stato di abbandono.
Ecco, questo è disagio ed è un paradosso, fare il bagno dovrebbe essere un momento della giornata molto confortevole. Per la zia invece è diventato stress, uno stress prolungato nel tempo e subito passivamente. Questo consuma, non piace ed è fonte di malessere, per non parlare poi del fatto che è anche causa di inutile litigio tra marito e moglie perchè si innervosiscono.
Ci sono mille modi per per risolvere questa cosa, bisogna solo scegliere la soluzione giusta per la zia. Parlandone con lei quello che è più efficace da fare in questo caso è cambiare la finestra e la doccia. Con foto, internet e telefono abbiamo immaginato e progettato il bagno più bello che la zia avesse mai immaginato, pensando a tutto quello che lei avrebbe voluto perchè il suo bagno fosse bellissimo.
In questo periodo c’è tantissimo tempo a disposizione, abbiamo quindi sfruttato l’occasione per fare ottimi piani e programmi pronti a partire appena possibile e abbiamo trovato tutto quello che serve. Sarà quindi realizzato il più bel bagno che la zia abbia mai sognato.
Visto però che per tutto questo bisogna ancora aspettare, e non sappiamo quanto, abbiamo anche trovato una fantastica soluzione perchè la zia nel frattempo possa farsi una bellissima doccia negli spazi e con le cose che ha a disposizione e percepirne il meritato benessere.
A proposito, aveva nel cassetto dei bellissimi asciugamani che non ha mai usato e li ha tirati fuori, finalmente!